Cosa hanno in comune Bill Clinton, Andrea (la protagonista de “Il Diavolo veste Prada”), Oprah Winfrey, Simon Sinek, la regina Elizabeth II, il Dalai Lama?
Hanno saputo o sanno creare rapporti di fiducia con i propri elettori, collaboratori, con il loro pubblico, grazie alla loro credibilità, alla loro immagine impeccabile, al loro savoir faire, alla capacità di essere leader presenti e appassionati.
In altre parole, tutte queste persone sono dotate di Executive Presence.
Vediamo come essa si costruisce e come si differenzia e si mixa con il Personal Branding.
Cosa è l’Executive Presence
La migliore definizione che possiamo dare dell’Executive Presence è:
La capacità di saper ispirare fiducia agli altri e saperli guidare, condurre
La letteratura sull’argomento identifica molti ambiti, simili tra loro, pilastri fondamentali per la creazione di una presenza che denoti credibilità, fiducia (chi si immagina un leaders triste e mal vestito in una organizzazione, di qualsiasi tipo?).
Le aree essenziali per avere Executive Presence sono:
Il Sé. Tu sei importante per far funzionare il tuo corpo, la tua mente e per direzionare il tuo Essere verso i tuoi obiettivi e quelli della tua organizzazione. Senti di te, non potrai andare da nessuna parte. Per questo iniziamo questo viaggio da te.
la Credibilità. Subito dopo il Sé, viene la nostra credibilità. Essa riguarda tutto quel mondo che risponde alla fatidica domanda: “Cosa dicono di te gli altri in tua assenza?”. Ebbene, la credibilità ha a che fare con tutto questo mondo che “sfiora” il Personal Branding, entrando nello stesso territorio. Per questo, alcune delle cose che vedremo qui riguardano un lavoro di design del Personal Brand, che non toccheremo in questa pubblicazione per ragioni di tempo e spazio.
il Focus. L’Executive Presence “matura” grazie ad una visione strategica della nostra leadership. Non è solo la promozione che ti rende un leader, bensì un approccio mentale ed una capacità di visione diversa dal resto del tuo team.
l’Impatto. I primi minuti di un colloquio valgono oro. Sono sempre la parte più importante per un candidato che si avvicina ad un’organizzazione. Ma non è forse lo stesso al tuo primo appuntamento? Le prime mosse che compirai saranno ricordate per sempre, sia che la coppia tenga nel tempo, sia che resti solo un bel ricordo (dopotutto, non è vero che il primo bacio non si scorda mai?). Ovviamente non si parla solo di parole dette, ma di tutto ciò che circonda le parole che diremo, ossia la nostra immagine, il nostro non verbale e para verbale.
Ognuna di queste aree si sviluppa in modo molto verticale, esplorando ogni ambito della Presenza di una persona in ambito organizzativo.
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La differenza tra Executive Presence e il Personal Branding
Per molti addetti ai lavori, le due terminologie sono la stessa cosa, con nicchie diverse. Il primo riguarda l’ambito delle organizzazioni (di qualsiasi tipo, per fare carriera è una super skill fondamentale) e il secondo il mondo dei Professionisti (freelance).
Entrambe puntano a:
creare credibilità e rapporti di fiducia,
allineare l’immagine del professionista ai propri obiettivi,
comunicare un certo stile che renda unico il Professionista, rispettando regole del mondo nel quale si opera.
Personalmente, ho un’idea ben precisa di come questi due ambiti si differenziano.
Il Personal Branding ti trasforma letteralmente in un Brand.
Sia che tu sia in un’azienda, sia che tu sia un libero professionista.
Le persone ti sceglieranno (sceglieranno i tuoi servizi, ti preferiranno ad un colloquio, ti inviteranno a parlare ad un evento) per ciò che comunichi di te e per come ti comunichi (e questo vale anche se sei in azienda, soprattutto adesso che le aziende puntano a mantenere le persone in azienda, in un momento in cui a realizzazione personale vale più dei benefit). Per come fai trasparire i tuoi valori, la tua filosofia di vita. E per l’armonia contenuta nel tuo messaggio (la famosa coerenza, ottenuta con quel mix and match unico fatto di colori, forme, immagini, presenza off e online).
L’Executive Presence è un set di skill che ti permettono di essere credibile proprio perché ispiri fiducia.
Ed è un set fondamentale in ambito organizzativo che coinvolge anche la nostra immagine (pensiamo alle aziende o al mondo della politica, dove il dress code esiste eccome, per un motivo molto semplice: abbiamo bisogno di regole condivise per riconoscere di chi possiamo fidarci. Le regole possono essere cambiate, ma ci vuole tempo e impegno perché vuol dire cambiare cultura di un Popolo - o di un’azienda. Hai un’idea di quanto impegno ci voglia?).
Conclusioni
L’Executive presence è un set di skill fondamentale per fare carriera impostando fiducia e credibilità. Il Personal Branding è un “innesto” importante per dare visibilità.
Insieme, sono gli strumenti del leader, presente e futuro, che vuole davvero fare la differenza e portare un cambiamento positivo nel suo lavoro e nel lavoro delle persone con cui collabora. Dentro e fuori l’organizzazione.
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